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San Pietro in Calibano oggi Villa FastiggiSan Pietro in Calibano oggi Villa FastiggiSan Pietro in Calibano oggi Villa Fastiggi

Da San Pietro in Calibano a Villa Fastiggi

Scheda segnaletica di Pompilio Fastiggi
Manifestazione per la traslazione della salma di Pompilio Fastiggi, 27 ottobre 1946

San Pietro in Calibano all'inizio del '900 attraversò una forte trasformazione che da zona rurale e mezzadrile connotò la Villa come quartiere artigiano-industriale della città. Le lotte mezzadrili e operaie poi, avevano dato a questa zona una forte impronta mutualistica e cooperativa anche attraverso la nascita nel 1906 della Cassa rurale. Si andava delineando una sempre più netta egemonia socialista che venne confermata dalle elezioni politiche del 1913.
Durante il periodo fascista San Pietro rimase fedele ai suoi principi e ideali e il Fascismo non riuscì mai a penetrare in questo che ormai era diventato un quartiere operaio alle porte della città.
Nel 1935 si formò spontaneamente un nucleo di cospirazione antifascista che aveva in San Pietro e  negli operai della Montecatini, Pompilio Fastiggi, Nazzareno Vichi, Valentino Amadori il suo punto di forza. Alcuni esponenti antifascisti furono arrestati e condannati dal Tribunale speciale a pene durissime, Mattioli a 16 anni, Fastiggi a 14, Serafini a 10, Tomasucci ed altri a 5 anni.

Monumento ai caduti di Villa Fastiggi, Villa Ceccolini, Villa San Martino

Durante la Resistenza San Pietro divenne la base del movimento partigiano ponendo proprio lì la sede del C.N.L.provinciale.
Pompilio Fastiggi, uscito dal carcere il 27 agosto 1943, si unì immediatamente dopo l'8 settembre alla lotta partigiana, al lavoro cospirativo contro l'occupazione tedesca e contro i “repubblichini”.

Nei primi giorni del mese di febbraio del 1944 fu arrestato e ucciso dai fascisti a Sant'Angelo in Vado, dove si era recato per organizzare il movimento partigiano e il Partito comunista di cui era  segretario provinciale (il primo dopo la caduta del fascismo) della federazione. Dopo la liberazione si decise emblematicamente di ribattezzare San Pietro in Calibano in Villa Fastiggi dedicandolo alla memoria di Pompilio Fastiggi, personaggio emblematico della resistenza.