PESARO. In tutto il Paese furono circa 700 mila, tra questi anche tanti marchigiani. Deportati in Germania durante i rastrellamenti seguiti all’armistizio dell’8 settembre, gli Internati militari italiani, meglio noti come Imi, rappresentano una delle pagine più buie del nostro recente passato. In tanti persero la vita nell'arcipelago concentrazionario nazista del Terzo Reich, dispersi senza lapide, eroi nell’oblio; tutti dentro la loro memoria sono portatori di esperienze fatte di trattamenti disumani, di fame, di condizioni igieniche e climatiche terribili.
La loro è stata definita “L’altra Resistenza”, quella senza allori né tributi ufficiali. E proprio per cercare di mettere nella giusta luce la ttragica “Odissea degli Internati militari italiani (Imi) tra memoria e futuro” ecco a Pesaro, venerdì 20 ottobre alle 16,30 nella sala del Consiglio provinciale, una giornata di studi. Un piccolo contributo per non dimenticare che arriva dall’Iscop, l’Istituto di storia contemporanea della provincia di Pesaro e Urbino, impegnato da tempo su questo fronte di indagine.
Programma della giornata:
Saluti del sen. Palmiro Ucchielli e delle autorità presenti
Introduzione di Gianluca Rossini, storico del direttivo dell’Iscop
Schiavi senza tutela. Una resistenza pagata a caro prezzo. Gli Imi e l’assistenza sanitaria nei lager tedeschi 1943-1945 di Valter Merazzi, direttore dell’Istituto di storia contemporanea di Como e responsabile del Centro di ricerca schiavi di Hitler (fondo Imi Claudio Sommaruga)
Prigionieri di guerra o schiavi di Hitler? L’altra resistenza di Gianfranco Maris, presidente dell’Aned (l’Associazione nazionale ex deportati) e direttore generale dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (Insmli)
Reserve Lazarett Zeithain”: 900 Imi deceduti. Un esempio di recupero della memoria e di possibile collaborazione tra enti europei per non dimenticare di Jens Nagel, direttore del Memoriale di Zeithain in Sassonia (l’ex lazzaretto al servizio dello Stalag IV B)
Hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa l’Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione, la Provincia di Pesaro e Urbino, i Comuni di Pesaro, Colbordolo, Gabicce Mare, Montelabbate, Monteciccardo, Sant’Angelo in Lizzola e Tavullia, i sindacati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati e l’Anpi (l’Associazione nazionale partigiani italiani) provinciale.
Per maggiori informazioni: Iscop, galleria dei Fonditori 64 Pesaro, tel. 0721 451550, iststoriapesaro@provincia.ps.it.
Per approfondire il tema degli Internati militari Italiani in Germania si può consultare la Sezione Memoria della Deportazione di questo sito.