MILANO - ''Non dimentichiamo mai che la Costituzione e' la base della convivenza civile dell'intera Nazione'', ha detto Carlo Azeglio Ciampi celebrando il 60esimo anniversario della Liberazione a Milano.''E' la Costituzione che - ha aggiunto - ha consentito la rinascita morale e materiale della nostra Patria, le grandi trasformazioni istituzionali e sociali, la creazione di un sistema di equilibri trai poteri, che ha garantito e garantisce la liberta' di tutti''.
Nel discorso del 25 Aprile in Piazza del Duomo, Carlo Azeglio Ciampi ricorda che la Costituzione attuale nacque nello spirito che animo'gli anni immediatamente successivi alla Liberazione, ''superando divisioni politiche ed ideologiche'', come un grande sistema di garanzie. In 60 anni essa ha consentito all'Italia di progredire, e di ''creare un sistema di equilibri tra i poteri, che ha garantito e garantisce la liberta' di tutti''. Nessun riferimento palese alle riforme costituzionali all'esame del Parlamento. Ma l'intenzione sembra quella di invitare tutte le forze politiche a muoversi nel rispetto dello spirito pattizio della Carta, facendo attenzione a mantenere un sistema di pesi e contrappesi che finora c'e' stato ed e' stato la regola aurea a garanzia della liberta' di ''tutti'' gli italiani.
CIAMPI, ORA SERVE UNA CONCORDIA OPEROSA
''In questa giornata di celebrazioni e di ricordi, parta da questa piazza, da questa assemblea di popolo, un messaggio di concordia operosa fra tutti gli italiani'', ha detto Carlo Azeglio Ciampi concludendo il discorso per il 60.mo anniversario della Liberazione.
Il presidente della Repubblica ha chiamato tutti a raccogliere la lezione di pace e di amicizia dei popoli europei che stanno costruendo l'Europa unita. ''Quei popoli, pur uniti da una comune civilta', si erano combattuti per secoli. Oggi essi hanno ritrovato insieme, nell'Unione Europea, i benefici della pace''. Una lezione appresa dopo l'immane conflitto mondiale, i cui lutti e tragedie devono restare nella memoria per alimentare l'amore delle istituzioni democratiche. ''Negli anni della resistenza e del Dopoguerra, ha detto Ciampi, ''capimmo che senza ideali un popolo langue, e'destinato a essere servo. Oggi dobbiamo essere capaci di risvegliare in noi quegli ideali quei valori. Furono la nostra stella polare. Devono continuare ad esserlo. Liberta' e giustizia - ha concluso - si conquistano giorno per giorno, affrontando e superando i problemi quotidiani della nostra democrazia''. In un altro passaggio, Ciampi, en passant, ha parlato della riconciliazione nazionale come di un passo gia' compiuto. Ha detto che le celebrazioni del 25 Aprile sono ''occasioni per meditare tutti insieme sui valori fondanti della nostra Patria, libera e unita, sugli ideali condivisi da tutto il nostro popolo, riconciliato con se stesso nel nome della liberta'''.
GLORIA A CHI SALVO' L'ONORE DEGLI ITALIANI
''Gloria a coloro che salvarono l'onore del popolo italiano e diedero il loro vitale contributo alla riconquista della liberta': la liberta' per tutti, anche per coloro che li avevano combattuti''. Con queste parole Carlo Azeglio Ciampi, parlando in Piazza del Duomo, ha chiesto di onorare la memoria dei combattenti e dei caduti della Lotta diLiberazione.
Tra le vittime ci furono donne, popolazioni di villaggi trucidate, perseguitati di religione ebraica deportati e sterminati nei campi nazisti. E ci fu una moltitudine di italiani, uomini e donne, di ogni ceto sociale che, molte volte pagando il prezzo della vita, protessero e aiutarono ''coloro che si battevano contro l'insana barbarie nazista. A questi ultimi, il presidente della Repubblica rivolge un pensiero grato e commosso.
Carlo Azeglio Ciampi ha iniziato il suo discorso in Piazza del Duomo ricordando che ''il 25 aprile di sessanta anni fa fu per le citta'del Nord il giorno della Liberazione. Per l'Italia tutta - ha aggiunto - fu il giorno della ricomposizione dell'unita' nazionale, nel nome della liberta'. E si dischiuse, quel giorno, il luminoso orizzonte della democrazia, si apri' un'epoca nuova della nostra storia che ancora stiamo vivendo''.
Il presidente della Repubblica ha detto che ''un filo ininterrotto lega gli ideali e le gesta del Risorgimento alle imprese della Lotta di Liberazione e alla rinascita dell'Italia, che fu repubblicana, per libera scelta del popolo italiano''. Aprendo il suo discorso, Ciampi ha salutato, tra gli altri, la ''signora Pertini, Carla Voltolina, presente nella tribuna delle autorita'.
PIAZZA DUOMO, OVAZIONE PER CIAMPI
Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e' stato accolto conun'ovazione dalle decine di migliaia di persone assiepate in piazza Duomo a Milano. Molti applausi e un coro: ''La Costituzione non si tocca''. Ciampi e' stato anche abbracciato da un ex partigiano che ha eluso il servizio d'ordine, ha saltato le transenne e si e'presentato davanti al capo dello Stato: questi lo ha abbracciato e accarezzato. Dalla folla il grido 'Ciampi, Ciampi'.
Al loro arrivo in piazza Duomo a Milano i ministri Antonio Martino e Giuseppe Pisanu sono stati fischiati dalle decine di migliaia di persone che affollano la piazza. Fischi in Piazza Duomo per il sindaco di Milano, Gabriele Albertini. Fischi anche, ma piu' contenuti e anche qualche applauso, per il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Applausi, invece, per il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati.
MILANO: LARGHISSIMA PARTECIPAZIONE AL CORTEO
E' scandito dagli applausi dei passanti il corteo del 25 Aprile a Milano. Applausi alla testa del corteo, dove si trovano, oltre ai gonfaloni istituzionali, leader politici come Sergio Cofferati, Fausto Bertinotti, Alfonso Pecoraro Scanio. Applausi sonorivolti in particolare al sindaco di Bologna, Sergio Cofferati.
Migliaia e migliaia di persone di ogni eta' e delle piu'svariate appartenenze politiche al corteo per la celebrazione del 60/mo anniversario della Liberazione.
Dopo giorni di pioggia e cielo grigio, oggi e' riapparso il sole e questo rende ancora piu'variopinta la moltitudine che affolla corso Venezia, in un grande sventolare di bandiere.
Alla testa del corteo i gonfaloni dell'Anpi, dei reduci dai campi di prigionia, e degli enti locali. Tra gli altri, si vedono numerosi stendardi dei Ds, della Margherita, di Rifondazione, dell'Ulivo, di Emergency e numerosi altri partiti eassociazioni.
Nella parte finale i manifestanti che aderiscono al centro Leoncavallo e a una parte dell'area dei centri sociali.
Momenti di tensione nella zona di corso Venezia, vicino a piazzale Oberdan, dove un nutrito reparto di agenti di polizia intenuta anti-sommossa ha creato uno sbarramento attraverso la strada nell'evidente intento di impedire l'immediato accesso al corteo di giovani dei centri sociali e dell'area antagonista. Questi ultimi, al momento due-trecento, stanno vivacemente protestando e inveendo con le forze dell'ordine per questo sbarramento. Alcuni di loro hanno i volti coperti da sciarpe o passamontagna.
Nel cortile d'onore el Quirinale, con accanto il presidente del Consiglio Berlusconi e il leader dell'opposizione Romano Prodi, Carlo Azeglio Ciampi ha sottolineato quello che e' l'insegnamento piu' grande della Resistenza. I suoi protagonisti, dice ''volevano un'Italia libera per tutti, unita. Il loro ricordo non vuole alimentare divisioni, vuole insegnarci la concordia, insieme con l'amore per la Patria e l'amore per la Costituzione, fondamento delle nostre liberta''.
Nel sessantesimo anniversario della Liberazione, Ciampi ricorda dal Quirinale il dovere della memoria, di una memoria che comprenda tutte quante le ''molte pagine'' di cui fu fatta la Resistenza. Ricorda quei drammatici giorni del 1945 e dice: ''Il ricordo di quei giornici fa guardare con fiducia al nostro futuro. Ci fa sentire il dovere di essere uniti tutti nell'amore per la Patria italiana ed europea, uniti nell'orgoglio delle nostre grandi tradizioni di civilta', uniti nell'impegno a contribuire al progresso e alla pace di tutti i popoli''.
Il presidente Ciampi stamani ha passato in rassegna i reparti schierati, tra i quali i corazzieri a cavallo, accompagnato dal ministro della Difesa Antonio Martino e dal capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giampaolo Di Paola. Sul palco delle autorita' presenti, tra gli altri, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu, il leaderdell'Unione Romano Prodi.
Le celebrazioni di oggi hanno due momenti centrali con la partecipazione del capo dello Stato. Dopo la cerimonia di questa mattina, nel Cortile d'onore del Quirinale, nel pomeriggio, il presidente della Repubblica si e' recato a Milano. In Prefettura, scoprira' una targa ricordo di Riccardo Lombardi, primo prefetto di Milano liberata. Alle 17:30, in Piazza Duomo, Ciampi prendera' la parola a conclusione della manifestazione nazionale.
STRETTA DI MANO BERLUSCONI-PRODI AL QUIRINALE
Stretta di mano tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il leader del centrosinistra Romano Prodi nel cortile del Quirinale prima dell'inizio della cerimonia in occasione del 25 aprile. I due leader politici, sul palco delle autorita', sono rimasti in piedi a parlare per poco meno di dieci minuti.
In attesa dell'arrivo del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, sul palco anche il presidente del Senato Marcello Pera, il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu e i sottosegretari alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e Paolo Bonaiuti.