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Propaganda e azione sociale dei partiti nell'immediato dopoguerraPropaganda e azione sociale dei partiti nell'immediato dopoguerraPropaganda e azione sociale dei partiti nell'immediato dopoguerra

Propaganda e azione sociale dei partiti nell'immediato dopoguerra - Angelo Ventrone

(in Dal tramonto all'alba. La provincia di Pesaro e Urbino tra fascismo, guerra e ricostruzione, a cura di A. Bianchini e G. Pedrocco, Clueb, Bologna 1995)

Introduzione

 Una forte attenzione alla storia dei partiti politici è un dato costante nella storiografia sull’Italia contemporanea. Questa attenzione è tanto più viva a proposito del secondo dopoguerra, quando si arrivò alla completa legittimazione politica dei partiti di massa. In questi anni, infatti, si rese necessaria la comparsa di nuove forme di rappresentanza politica in grado di portare a sintesi i nuovi caratteri e le nuove esigenze che cominciavano ad emergere in vasti settori della società: in primo luogo, l’avvento sempre più massiccio anche nel nostro paese dei caratteri tipici della società di massa; in secondo luogo, lo sviluppo del processo di politicizzazione e di mobilitazione delle masse popolari, che si era intensificato soprattutto a partire dalla prima guerra mondiale e che era poi proseguito durante il fascismo e la Resistenza; infine, la necessità di colmare il vuoto che si era aperto sia con il crollo della dittatura che, con le sue strutture, aveva per la prima volta organizzato e mobilitato capillarmente la popolazione italiana, sia con la perdita di credibilità della monarchia in quanto simbolo dell’unità nazionale dopo l’8 settembre (...).

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