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1940-19491940-19491940-1949

1940

  • Iniziano i lavori di asfaltatura della strada Pesaro-Urbino prima ed unica tratta in provincia ad essere bitumata prima della guerra.
  • marzo – In tutta la provincia le organizzazioni fasciste provvedono alla denuncia del rame e alla sua requisizione.
  • 11 giugno – Una Circolare del Consiglio Provinciale delle Corporazioni di Pesaro invita i Comuni a redigere le liste per la mobilitazione civile.
  • A Fano Emidio Ciucci redige il piano regolatore della città.

1941

  • Riapre per un breve periodo (fino al 1943) la tratta ferroviaria Fano-Fossombrone sotto gestione statale. Verrà completamente distrutta durante la guerra.

1942

  • Luglio – Il raccolto del grano risulta preoccupantemente scarso, inferiore di circa il 30 % rispetto all’anno precedente. Il calo , in parte, è causato dalla battitura clandestina operata da agricoltori e padroni per sfuggire all’ammasso, in parte è frutto della scarsità di fertilizzanti e soprattutto di manodopera massicciamente impegnata sui fronti di guerra.
  • Ottobre – Nel piazzale del duomo di Pesaro vengono ritrovati numerosi bigliettini recanti la scritta: “W gli eroici difensori di Stalingrado”. Preoccupazione delle autorità sulla tenuta del cosiddetto fronte interno.
  • Novembre – La popolazione viene invitata a notificare tutti gli alloggi disponibili da poter assegnare alle numerose famiglie di sfollati che iniziano sempre più numerose ad abbandonare le grandi città italiane colpite o minacciate dai bombardamenti.

1943

  • febbraio – La crisi fascista che porta ad un rimpasto di governo vede uscire dall’esecutivo Raffaello Riccardi, ripercussioni politiche anche tra le fila dei dirigenti fascisti marchigiani.
  • 30-31 maggio – Viene arrestato a Torino Egisto Cappellini, emissario del partito comunista per le Marche.
  • settembre – Dopo una riunione nell’ufficio di Wolframo Pierangeli il gruppo di antifascisti pesaresi che darà poi vita al CLN, decide la commemorazione pubblica del martire antifascista Don Minzoni. Alla cerimonia vi è un largo concorso di pubblico e molte delle persone non riescono ad entrare nel Duomo di Pesaro per la funzione religiosa.
  • 15 settembre – Si costituisce la Federazione dei fasci repubblicani di Pesaro con 19 aderenti (la prima della regione). Il T. coll. Agostino Vandini ne prenderà la reggenza fino al 10 ottobre data in cui viene creato al vertice della federazione un triumvirato composto dallo stesso Vandini da Carlo Giordano e Marcello Giambi Bonacci.
  • 19 settembre – Il comando supremo della Wehrmacht riceve il piano elaborato dal gruppo d’armate B del maresciallo Rommel, relativo al tracciato e all’equipaggiamento di truppe della posizione appenninica. Pesaro viene individuata come baluardo orientale di quella che sarà la Linea Gotica.
  • 4 ottobre – Si costituisce a Pesaro il CLN provinciale, tra i membri: Armando Lugli (Pd’A), Giulio Coli (Dc), Renato Fastigi (Pci), Cesare Del Vecchio (Psi); quest’ultimo ricopre il ruolo di coordinatore ed ispettore militare, mentre il comando militare di zona è affidato a Ottavio Ricci (Nicola).
  • 1 novembre – A Ca’ Mazzasette di Urbino tedeschi attaccano la frazione per catturare il noto antifascista Erivo Ferri (Francesco); ne scaturirà un intenso scontro a fuoco primo episodio della Resistenza nella provincia. Tre morti tra i civili e un tedesco ucciso. Ferri si sottrae alla cattura e raggiunge i pressi di Cantiano dove inizia l’organizzazione di quella che diverrà la Brigata “Pesaro”.
  • 17 novembre – A Pesaro durante delle semplici esercitazioni i tedeschi lanciano alcuni colpi di mortaio sul centro cittadino. Alla fine di via Castelfidardo moriranno 14 persone di cui 12 bambini. Il piazzale prenderà poi il nome “Degli Innocenti”.
  • 28 dicembre – Si aprono i bombardamenti sul capoluogo Pesaro; questa prima incursione indirizzata sulle infrastrutture viarie e portuali sconvolge l’intero vicino rione di Soria Bassa, provocando 17 morti e 35 feriti tra la popolazione.

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