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1944

22 aprile: Badoglio costituisce il I governo di unità nazionale, che si insedia a Salerno due giorni dopo.

Maggio: Lungo articolo di fondo su BR sul tema mezzadrile: posto il problema della revisione dei patti colonici nell'immediato futuro. (Le Marche nel secondo dopoguerra, A.M. Della Fornace) La penetrazione del Pci nelle campagne era cominciata anche prima, perlomeno dalla fine dell'anno precedente.

9 giugno: Patto di Roma di unità sindacale. Costituita la CGIL.

11 giugno: Costituzione I governo Ivanoe Bonomi.

Giugno-luglio: Primi due decreti Gullo (3 giugno e 26 luglio).

25 agosto: Sferrato l'attacco alla linea Gotica. La prov. di Ps viene liberata agli inizi di settembre. (Linea Gotica 1944, G. Franzoni, utile per tutto il periodo che concerne la permanenza degli Alleati al governo della prov.) Instaurate amministrazioni AMG. Governi di liberazione o di occupazione? Tra i primi atti l'instaurazione dell'UpdL affidato al Pci Wolframo Pierangeli, poi a Filippo Bossi, spalleggiato dagli Alleati.

28 agosto: Costituite a Roma le Acli. Presidente Achille Grandi, segretario Giulio Pastore. Le Acli-terra nascono nella primavera del 1947.

Ottobre: Altri decreti Gullo (anche sotto la spinta dell'occupazione delle terre).

31 ottobre: Costituita a Roma la Confederazione nazionale dei coltivatori diretti per iniziativa della Dc. Segretario è nominato Paolo Bonomi.

Novembre: Ricostituita clandestinamente la Federazione nazionale dei lavoratori della terra in seno alla CdL di Bo. (Annale Cervi 3, L. Arbizzani, per un confronto con la mezzadria emiliana)

Novembre: Comincia a uscire "La Falce", Foglio dei contadini marchigiani. Il tono è didascalico e riprende l'esperienza clandestina di "Bandiera rossa", giornale del Pci. Appello ai contadini a uscire dall'isolamento e dalla paura di rivendicare i loro diritti, riunendosi in leghe. Sui primi 4 n° vengono messe a fuoco le rivendicazioni contadine per il rinnovo del contratto colonico: 1. Spartizione dei prodotti al 60 e 40% (66 e 34 nei poderi sopra i 200 m. di altitudine); 2. Abolizione delle regalie, "avanzo di usanze feudali"; 3. Divisione del bestiame (qualora l'investimento sia avvenuto a metà) a 2/3 per il colono e 1/3 per il concedente; 4. Idem per l'allevamento del maiale; 5. Il proprietario deve provvedere a sue spese al rifornimento della legna per il fabbisogno della famiglia colonica qualora il fondo non ne fornisca il quantitativo sufficiente; 6. Attrezzi e macchine agricole a carico del concedente; 7. Concimi e anticrittogamici per 2/3 a carico del proprietario; 8. tutelare il mezzadro contro le disdette in tronco. (F novembre, 2.12, 30.12, 27.1.45. In AUdL ha fotocopiato un caso emblematico di vertenza mezzadrile sollevata da parte padronale per mancato conferimento di regalie. La vertenza si riferisce alla primavera 1945 per fatti che si trascinano dai mesi precedenti. L'episodio accade a San Pietro in Calibano)

Novembre: Durante questo mese sono legalmente costituite l'Alleanza coop. di consumo pesarese, la Coop. di consumo Babucce, la Coop. di consumo Ginestreto, la Coop. calzolai-affini PS, la Coop. di consumo fanese. (BR 9.12)

Dicembre: Il commissario prov. Nichols dell'AMG, in un messaggio accusa i governi e la popolazione pesarese di passività, apatia, rassegnazione.

3 dicembre: Riunione della Lega contadina di Cantiano. Deciso all'unanimità di non consegnare ai padroni le regalie per le feste natalizie ma di venderle (?) alla Coop. del popolo. Necessità di rivedere i patti colonici. (Ve s.d. dicembre*)


11 dicembre: Riunita Lega dei contadini di Villa Fastiggi. Rivendicazioni: 1. il governo deve indire al più presto le elezioni amministrative. 2. Il padrone deve acquistare il bestiame nella quantità preesistente senza partecipazione di spesa del colono. 3. Ripartizione 2/5 al proprietario 3/5 al colono "considerata l'eccezionale situazione della vallata del Foglia". 4. "Dovendo i contadini andare in città per portare il latte, essendo privi di indumenti, scarpe, pneumatici per biciclette ecc., chiedono che il proprietario contribuisca alle spese che appunto questa necessità di andare ogni giorno in città comporta". (Ve s.d. dicembre*)

12 dicembre: Insediamento II governo Bonomi.

Dicembre: Appello delle Leghe contadine di non portare le regalie natalizie ai padroni ma di devolverle alla popolazione. Gara di solidarietà dei contadini, particolarmente a Urbino, Schieti, Cantiano e Villa Fastiggi. La politica del Pci è fra l'altro mirata a sfatare il luogo comune cittadino dell'egoismo contadino (alimentato dalla guerra e dal ribaltamento della tradizionale gerarchia città/campagna), creando un fronte unico operai-contadini contro la proprietà. (Ve 7.1.45)

14 dicembre: Petizione dell'UDI all'AMG allo scopo di ottenere una distribuzione di generi alimentari. In questa fase l'UDI è interlocutore delle autorità per le questioni attinenti all'alimentazione e all'assistenza. L'associazione ha anche costituito scuole gratuite per bambini (in attesa della riapertura delle scuole statali) che si attirano prontamente l'accusa di ateismo. (Ve 7.1.45, 15.6.45)

Dicembre: Ricostituzione dell'ECA (erano stati soppressi dalla Rsi, quando le funzioni assistenziali erano ritornate al partito fascista). L'ECA assorbe anche le funzioni del Comitato di assistenza civile creato il 9 settembre. (Linea Gotica 1944, V. Camporesi, utile per le informazioni sulla politica di emergenza delle prime amministrazioni locali libere)

15 dicembre: Accordo fra le federazioni prov. di Pci e Psi per l'unità d'azione nella lotta di liberazione, per l'epurazione e per la lotta di classe. (Ve 7.1.45)

Dicembre: Giuseppe Di Vittorio, e il Pci, conducono una battaglia per la soppressione degli UdL, costituiti per ragioni belliche, ma inutili e pericolosi in tempo di pace  e nelle zone liberate e liberamente amministrate. Di Vittorio rivendica la prerogativa del collocamento agli organismi sindacali. (Ve 7.1.45)

Dicembre: Progressiva organizzazione dei contadini. Le leghe sarebbero una trentina, gli organizzati circa 1.500. Rivendicazioni: 1. dichiarare decaduto il patto colonico fascista; 2. abolire l'obbligo alle regalie e devolvere agli ammassi popolari uova, polli ecc.; 3 non consegnare al proprietario la metà della vendita del bestiame ai tedeschi; 4. il bestiame salvato dalle razzie divenga proprietà contadina; 5. mano d'opera necessaria sul fondo sia pagata per metà dal proprietario; 6 ripristinare il fabbisogno di bestiame del fondo. (Ve 7.1.45. Nello stesso n° sono pubblicate le rivendicazioni dei giovani mezzadri). Mito dell'elevazione morale e sociale dei contadini attraverso l'istruzione, la maturazione politica, l'ingresso nelle leghe. (Una valutazione molto cauta sull'entusiasmo contadino a entrare nelle leghe è espressa nella F 30.12)