Intestazione
|
|
Stampa 
ProgettoProgettoProgetto

Progetto "Memoria e lavoro"

Il "Progetto memoria" e la banca dati informatica

In una quotidianità in cui la presenza del passato più recente è sempre più messa in crisi da complesse dinamiche sociali che influiscono a più livelli sull’affievolirsi della trasmissione della memoria e della percezione storica, si è operato perché la memoria del Novecento ed in particolare quella relativa alle trasformazioni del mondo del lavoro, non si disperda completamente e torni a costituire un elemento centrale di riflessione e socialità.

Una serie di fenomeni globali e altri di carattere sociologico hanno infatti indubbiamente prodotto un momento critico nella conoscenza, trasmissione e comunicazione di questa memoria, che alla lunga non può che da una parte esasperare conflitti e incomprensioni intergenerazionali e dall’altra in forma più complessiva indebolire lo spirito critico e la consapevolezza dell’intero tessuto sociale.

Superando schemi storiografici spesso ancora di stampo politico-ideologico, incentrati sulla cosiddetta grande storia e più sulle idee e sulle interpretazioni che sui fatti, si è sentita invece la necessità di tornare ad un confronto diretto con le vite concrete degli individui che hanno vissuto e fatto nella loro quotidianità la storia di questo secolo raccogliendo e studiando le loro speranze, paure, lotte, gioie e delusioni, prendendo quale osservatorio particolare quello del mondo del lavoro. Si è inteso da parte della CGIL provinciale, della Biblioteca Bobbato e dell'ISCOP fornire un contributo importante per far sì che la memoria torni nel circuito culturale collettivo della società riattivando i meccanismi di trasmissione, fruizione della stessa, lo scambio intergenerazionale, la comprensione per le vicende passate partendo proprio da quelle più prossime della comunità nella quale si vive.

Per questo il Sindacato e soprattutto la Federazione dello SPI CGIL ha inteso svolgere in questo ambito un’azione forte di ricerca, divulgazione e didattica, finalizzata a riportare al centro del dibattito culturale le trasformazioni e dinamiche che il mondo del lavoro ha subito nell’ultimo secolo.

Gli assi di indagine che si sono percorsi lungo il progetto sono stati sostanzialmente due, con approcci metodologici distinti anche se con necessari momenti di intersezione comuni:

1. Storia del movimento dei lavoratori nella Provincia di Pesaro e Urbino: dalla nascita della Camera del Lavoro alle sfide del tempo presente.

2. La storia del lavoro nella Provincia di Pesaro e Urbino nel ‘900.

1. La storia del Sindacato. L’obiettivo era quello di ricostruire una storia delle vicende sindacali che hanno caratterizzato la provincia di Pesaro e Urbino dall’inizio del secolo ai giorni d’oggi. Nel secolo appena trascorso tanti sono i momenti salienti, i nodi problematici da affrontare per meglio comprendere il ruolo del sindacato nella società attuale. Il lavoro di ricerca ha preso spunto dall’interessante ricerca svolta alcuni anni fa da Massimo Lodovici sul sindacato e le lotte dei lavoratori dal fascismo agli anni ’50 nella provincia di Pesaro e Urbino. La ricerca promossa dall’ISCOP, si era infatti già allora basata in forma prioritaria su due fonti in particolare: 1. l’archivio storico della Camera del Lavoro di Pesaro, riordinato grazie alla collaborazione tra CGIL e ISCOP; altri archivi locali (Archivio della CISL, Prefettura, Archivi di Stato, Ufficio provinciale del lavoro); 2. una serie di interviste orali che erano state realizzate a vari sindacalisti e lavoratori della nostra provincia proprio nell’intento di recuperare e studiare non solo gli aspetti politico-sindacali delle varie vicende ma anche un portato umano soggettivo e personale degli individui coinvolti nell’organizzazione e nelle vicende sui luoghi di lavoro.

Il nuovo lavoro di ricerca storica è quindi ripartito da questi risultati ottenuti per sviluppare ed ampliare la ricerca sia per il numero delle persone intervistate sia per la quantità di fonti consultate sia per l’ampliamento dell’arco temporale (l'intero secolo).

La ricerca ha cercato di analizzare e comprendere le dinamiche del movimento dei lavoratori per circa un secolo, dalla fine dell'800 fino agli anni '70 del '900. Si è indagato come le sue organizzazioni nacquero, si svilupparono, vennero inglobate dal fascismo nell’ottica corporativa per poi rinascere e confrontarsi coi nuovi scenari del secondo dopoguerra. Lo studio ha affrontato anche le dinamiche del mondo del lavoro, le sue modificazioni con l’erodersi del mondo rurale mezzadrile in una società che andò modernizzandosi a ritmi accelerati e che ha sviluppato in un arco di tempo brevissimo un forte sviluppo economico giungendo ad assetti tipici delle società terziarizzate post-industriali. Le vicende novecentesche della provincia proprio per questo possono essere di un certo interesse sia per meglio comprendere l’azione del sindacato in queste contesto di mutamento sia per comprendere attraverso il mondo del lavoro le dinamiche che hanno portato allo svilupparsi di uno dei distretti industriali di indubbio interesse economico, tra l'altro utile anche a comprendere alcuni aspetti di uno spaccato della cosiddetta Terza Italia.

Il lavoro di ricerca ha quindi comportato:
- Una raccolta di testimonianze attraverso video-interviste
- Ricerche d'archivio
- Analisi della stampa locale e delle pubblicazioni

2. La storia del lavoro. L’altro asse di ricerca che si è sviluppato ha messo al centro il tema del lavoro quale specchio del vivere individuale e sociale dei rapporti tra individui. Il lavoro col suo portato di speranze e fatiche, di soddisfazioni e delusioni, elemento di cultura materiale e di scansione temporale della vita degli individui. Si è così giunti a realizzare un grande affresco della storia del Novecento nella provincia di Pesaro e Urbino attraverso la raccolta di testimonianze e documentazione sul lavoro quale specchio dei mutamenti radicali, delle trasformazioni economiche, sociali e culturali della comunità locale. Dal mondo contadino in cui il lavoro finiva per conformare l’intero orizzonte esistenziale della famiglia mezzadrile, al lavoro industriale. Dal lavoro nel settore secondario al rapido processo di terziarizzazione tipico delle società post-industriali, dall’emigrazione di tanti marchigiani all’accoglienza agli immigrati provenienti da ogni parte del mondo.

Le ricerche scientifiche, con la documentazione reperita, hanno prodotto:
un volume
una mostra fotografica
un'attività didattica.
I risultati di questo consistente sforzo culturale sono consultabili permanentemente su questo sito, costituendo così, anche dopo la celebrazione degli anniversari nazionali e locali, un ottimo punto di partenza per iniziative future di ricerca o anche semplicemente un punto di riferimento per chi volesse informarsi per curiosità o per studio su questi aspetti così fondamentali della vita della comunità provinciale. 

La presente banca dati informatizzata, (alimentata da un'ampia selezione dei materiali reperiti o prodotti in questo progetto: interviste, foto, video, testi, documenti d'archivio, studi ecc.) si prefigge di diventare quindi una sorta di collettiva memoria digitale del lavoro nella provincia di Pesaro e Urbino nel Novecento, capace di mettere a disposizione, accrescendoli, questi materiali in forma permanente anche per il futuro.

La volontà è quella di stimolare studenti, insegnanti, operatori culturali e sindacali a costruire partendo da questi materiali percorsi parziali tematici, personali, locali, didattici.

Si è scelta la forma del sito internet su una piattaforna OpenSource, facilemente modificabile e implementabile, proprio perché il pregetto vuole presentare i suoi materiali come un'opera aperta, disponibile non solo all'aggiornamento delle conoscenze future, ma anche all'accrescimento attraverso segnalazioni e invii da parte di chi vorrà partecipare e contribuire all'ampliamento della banca dati. Proprio per questo sono più che graditi i suggerimenti, le richieste, le informazioni e segnalazioni.

Il responsabile del progetto
Andrea Bianchini
dir. Biblioteca Bobbato e ISCOP