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VIDEOTECA

 

La videoteca è costituita principalmente da due fondi.

Il primo è l'archivio video composto di circa 1300 titoli divisi in varie sezioni:
film
videodocumentari
fiction tv
programmi televisivi
interviste
manifestazioni,
attività didattiche e convegni.
La sezione più ricca è quella relativa ai film, divisi a seconda della nazionalità e raggruppati per grandi autori: accanto ai film più famosi sulla seconda guerra mondiale e ai capolavori del neorealismo, trovano posto anche le pellicole dei grandi maestri del cinema italiano quali Germi, Soldati, Antonioni, Bolognini, Pontecorvo, Rosi, Scola, Monicelli, attraverso un percorso storico e culturale che affronta tutti i principali temi del dopoguerra e della seconda metà del Novecento. Inoltre vengono presi in considerazione anche quei registi come Pasolini, Bertolucci, Moretti che attraverso la rottura degli schemi tradizionali hanno saputo portare ad un rinnovamento delle poetiche e dei linguaggi artistici; assai interessante è anche quel filone cinematografico che prende in esame la realtà politica italiana abilmente documentata nelle opere di Ferrara, Vancini, Chiesa, Amelio, Maselli e altri, in un'indagine della società che giunge fino ai giorni nostri.

Anche le sezioni del cinema straniero sono particolarmente curate, a partire dalla cinematografia americana, con particolare interesse per i grandi classici della stagione hollywoodiana a partire dal primo Oscar del tempo di pace, Giorni Perduti (The lost week end) di Billy Wilder, per passare poi ai capolavori di Capra, Hawks, Chaplin, Mankiewicz e Hitchcock, giungendo poi a considerare la storia politica e sociale quale ci viene documentata dai film di Malick, Altman e Stone; presenti anche film del cinema dell'est europeo, in maniera specifica soffermandosi sulle opere di registi quali Eijzenstein, Tarkovskij e Waida, attenti a cogliere con occhio critico i mutamenti degli assetti istituzionali. Grande rilevanza viene data anche alla Nouvelle vague di Godard e Truffaut attraverso le cui opere la cinematografia francese si è impegnata in una sperimentazione espressiva che proseguirà con i film di Claire Bresson. Infine vanno ricordati l'impegno civile della filmografia inglese di Neil Jordan e di Ken Loach e la monumentale rassegna della Germania del novecento negli Heimat di Edgar Reitz, senza trascurare gli apporti di realtà cinematografiche extraeuropee, quali quella giapponese di Kurosawa e quella iraniana di Kiarostami.

Il secondo fondo è costituito da pellicole di vari formati (8, 16, 35 mm), relative in particolare modo al periodo fascista, seconda guerra mondiale, secondo dopoguerra. Importanti sono i filmati originali relativi al passaggio del fronte nella nostra provincia reperiti presso l'Imperial War Museum di Londra e alla partecipazione italiana alla guerra di Liberazione jugoslava acquisiti presso l'Archivio Cinematografico di Stato di Belgrado. Un fondo cospicuo di pellicole è inoltre costituito dai cinegiornali dell'Unitelefilm relativi agli anni '60 e '70. L'intera sezione pellicole è stata per comodità dell'utenza riversata in VHS e quindi facilmente consultabile.

 

L'elenco dei video è consultabile in loco. L'informatizzazione del catalogo video è in corso di realizzazione e a lavori ultimati sarà possibile consultare anche da casa tutto il patrimonio audiovisivo nel catalogo provinciale Sebina Opac.
Il potenziamento della videoteca è stato realizzato anche con il contributo della Provincia di Pesaro e Urbino L.R. 75/97 a. 2006.