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il venerdì 9 novembre 2018 alle 16:52 - pubblicata da 5 anni
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L’Impresa di Fiume, 1919 Interpretazioni di un mito politico / Conferenza di Federico Carlo Simonelli

L’Impresa di Fiume, 1919

Interpretazioni di un mito politico

Conferenza di

Federico Carlo Simonelli storico, responsabile dell’Ufficio Fiume Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani”

Federico Carlo Simonelli appartiene a quella nuova generazione di storici che sta rinnovando la ricerca sull’impresa di Fiume, attraverso un approccio interdisciplinare che unisce indagine storica, antropologia e letteratura. L’appuntamento proposto non intende ovviamente celebrare alcun centenario, ma, anzi contrastare qualsiasi ottica retorica, per capire le ragioni di un evento: ovvero il contesto in cui l’Impresa di Fiume nacque e il modo in cui divenne mito (mito del combattentismo, poi mito fascista). In particolare si vorranno fornire strumenti interpretativi sul come presentare a distanza di cento anni un evento che si riversò sulla storia che seguì. La presa di Fiume fu infatti frutto di un clima culturale che aveva sacralizzato la mobilitazione bellica del 1915. Ma fu anche tribuna dalla quale quelle stesse aspirazioni ideali vennero insistentemente rilanciate, calate in una complessa cerimonia sacrale, che riprendendo i riti dei combattenti, celebrava la continuità col passato, il culto dei martiri, delle madri, della giovinezza, con pratiche devozionali e feticci.

Al tempo stesso Fiume rappresentò il luogo di una nuova sperimentazione politica, che denunciava un sistema parlamentare, giudicato corrotto, per proporre una nuova politica fondata sull’acclamazione, sul carisma e sulla trasformazione della politica in spettacolo

Questi elementi avrebbero fatto cortocircuito con le peculiarità di una città che aveva una sua storia originalissima, dispiegatasi tra il ruolo ricoperto nell’Impero austro-ungarico, la sua doppia identità slava e italiana, la sua tensione verso una dimensione autonoma.

Rileggere l’impresa di Fiume oggi, significa dunque focalizzarsi su uno degli snodi decisivi del primo dopoguerra italiano e del suo contributo al processo culturale che accompagnò l’affermazione del totalitarismo fascista.

 

Mercoledì 14 novembre 2018, ore 17.00

BIBLIOTECA BOBBATO

Galleria dei Fonditori, 64 - Ipercoop Miralfiore, 1° piano

PESARO

 

La conferenza è un evento collaterale della mostra La Guerra di carta — La Grande guerra 1915-1918 allestita presso l’Archivio di stato di Pesaro e la Biblioteca Oliveriana dal 9 al 30 novembre 2018 (ingresso libero).

Prossimi eventi:

- Venerdì 23 novembre, all’Archivio di Stato di Pesaro Presentazione del libro La grande menzogna (Dissensi 2015), di V. Gigante, L. Kocci, S. Tanzarella, alla presenza di Luca Kocci - giornalista e co-autore

- Giovedì 29 novembre, alla Biblioteca Oliveriana - sala Passeri Presentazione del libro Le patrie degli italiani. Percorsi del Novecento (Pacini Editore 2017) di Massimo Baioni, docente di storia contemporanea presso l’Università di Milano.

La partecipazione degli insegnanti all'iniziativa è riconosciuta mediante attestato valido ai fini della formazione in servizio dei docenti in quanto l'ISCOP è associato all’Istituto nazionale “Ferruccio Parri” Rete degli istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea, agenzia formativa accreditata dal MIUR secondo le procedure di conformazione previste. Agli studenti presenti sarà rilasciato un attestato per i crediti formativi.