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il venerdì 4 maggio 2018 alle 17:14 - pubblicata da 6 anni
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La guerra di carta - Mostra sulla Grande guerra

ISCOP - Istituto di Storia Contemporanea della Provincia di Pesaro e Urbino, Comune di Fano - Assessorato alle Biblioteche e alla Memoria, Archivio di Stato di Pesaro Urbino - Sezione di Fano,  Mediateca Montanari, Biblioteca Bobbato, con il sostegno del Governo Italiano - Presidenza del Consiglio dei Ministri e di "Un mondo a quadretti" - Associazione di volontariato onlus

presentano

LA GUERRA DI CARTA

Mostra sulla Grande Guerra (1915-1918) realizzata con i documenti del Comune di Fano depositati presso la locale sezione dell'Archivio di Stato

MeMo - Mediateca Montanari

FANO

I documenti resteranno in esposizione dal 9 al 20 maggio 2018

*** VISTO IL GRANDE SUCCESSO, LA MOSTRA È STATA PROROGATA FINO AL 31 MAGGIO***

 

Inaugurazione Mercoledì 9 maggio 2018 ore 17.30

Saluto delle autorità

Intervento dei curatori:

Sara Cambrini (Archivio di Stato) 

Marco Labbate (ISCOP)

 

Le scuole interessate alla visita guidata della mostra possono prendere contatto con la Mediateca Montanari tel. 0721  887343 memoinfo@comune.fano.pu.it

Le visite guidate, della durata di un'ora, sono previste nei seguenti giorni: 9-10-11-12 e 16 maggio dalle ore 9 alle 13.

La mostra rientra nel progetto "DOCUMENTARE IL TEMPO. Visioni dalla Grande Guerra" che è stato selezionato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell'ambito delle iniziative per le Commemorazioni del centenario della Prima guerra mondiale.

 

scarica la cartolina

 

SEZIONI PREVISTE

La mostra proposta, che prevede l’esposizione di circa 80 documenti, si articolerà lungo sei sezioni:

La guerra in città: la sezione contemplerà l’incidenza della guerra nella vita cittadina. Si darà conto del meccanismo del reclutamento e al tempo stesso di quello delle licenze, necessarie per il sostentamento soprattutto per le aziende agricole famigliari. Si metteranno in mostra gli elenchi e i registri di arruolati, caduti, dispersi, riformati, i bandi per le requisizioni di mezzi e animali necessari alla guerra. Una particolare attenzione verrà dedicata alla predisposizione di rifugi per i pericoli del bombardamento navale e al «treno armato» che inquadra la peculiare condizione di Fano di città costiera adriatica, che ne fa un’area del fronte marittimo. La sezione sarà chiusa dalla preziosa serie di telegrammi, conservata integralmente, che il Comando Supremo dopo l’avvicendamento tra Cadorna e Diaz, inviava per documentare l’andamento quotidiano delle operazioni.

Propaganda: La propaganda sulla guerra rappresenta uno dei meccanismi più pervicaci messi in atto dal governo centrale che si ripercuote sulla vita della comunità. Il sistema prevede un continuo rilancio delle parole d’ordine e delle manifestazioni patriottiche. I materiali proposti sono legati inevitabilmente al comizio, al manifesto murale e alla carta stampata come mezzi privilegiati di propaganda. Di assoluto rilievo sono i materiali della propaganda americana, incredibilmente conservati, che mettono in luce l’irrompere di una novità nei linguaggi e nella grafica ancora inusuale per le abitudini fino ad allora tenute in Italia.

Assistenza: l’immane generazione di vittime, orfani, vedove, mutilati provocate dalla Prima guerra mondiale si accompagna ad una fioritura di opere assistenziali nei confronti dei soldati e di chi ha subito l’impatto più doloroso. I materiali dell’Archivio di Stato permettono di ricreare una geografia cittadina di queste esperienze sia nella loro peculiarità locale, sia nel loro legame con le forme di assistenza nate a livello nazionale.

Business e guerra: La convergenza di tutte le risorse umane ed economiche del Paese nello sforzo bellico comporta anche una proliferazione di iniziative volte al finanziamento dello sforzo bellico. Vi è una regia centrale che culmina con le annuali sottoscrizioni dei prestiti nazionali di cui sono conservati manifesti assai significativi. Ma accanto prosperano sottoscrizioni e la diffusione di un’oggettistica patriottica messa in piedi da organizzazioni private o singoli. La patria, l’eroismo e il sacrificio vengono rappresentati e messi in vendita facendo leva su una fedeltà allo spirito nazionale. Medaglie, sigari, francobolli predisposti da alcune aziende costituiscono un circuito privato della propaganda che sommerge i comuni, invitandoli a compiere acquisti o diffonderli tra i cittadini. Talvolta le iniziative hanno un nobile fine assistenziale, altre volte sono solo la materializzazione di un’idea patriottica nella quale alcuni vedono un’occasione di guadagno.

Donne e guerra: La guerra conferisce alle donne una cittadinanza piena. Non solo devono sopperire al lavoro degli uomini, mobilitati al fronte, ma sono incluse nella propaganda bellica. Ad esse viene affidato un ruolo di sostegno e conforto che si manifesta attraverso messaggi murali, costituzione di comitati di donne, iniziative pubbliche di cui l’archivio conserva una testimonianza.

Caporetto: La rotta di Caporetto e l’invasione dell’esercito austro-ungarico fino al Piave si accompagna ad un’emergenza profughi che investe le singole città. Anche Fano è coinvolta e risponde alle necessità determinate dall’accoglienza.