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il lunedì 20 marzo 2017 alle 17:32 - pubblicata da 7 anni
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Marco Mondini - "Partire raccontare tornare" - MERCOLEDI' 5 aprile 2017 ore 16.30 - Pesaro, Biblioteca Bobbato

Raccontare la Grande guerra. Scrittori e romanzi a confronto

Ciclo di incontri

PESARO - Biblioteca Bobbato (Galleria dei Fonditori, 64 - Ipercoop Miralfiore, 1° piano)

FANO - Mediateca Montanari MeMo - Sala Ipogea (Piazza Amiani)

 

5° incontro

Mercoledì 5 aprile 2017, ore 16.30 - Pesaro, Biblioteca Bobbato

Partire, raccontare, tornare

Marco Mondini Università di Padova

La conferenza verte sull’esperienza italiana della Prima guerra mondiale ricostruita attraverso gli strumenti della storia culturale. Ciò che gli storici, sia italiani che stranieri, hanno raramente messo in luce è che la guerra italiana fu radicalmente differente dal resto del conflitto europeo. Unica tra le potenze in lizza, l’Italia affrontò la guerra non improvvisamente ma dopo quasi un anno di tentennamenti e trattative. Se gli altri europei scivolarono nel conflitto come dei sonnambuli, i governanti italiani ci entrarono in piena coscienza, il che non vuol dire che avessero veramente compreso ciò che stava succedendo; i lunghi mesi di neutralità servirono poco per preparare il paese e l’esercito, ma in compenso alimentarono uno scontro sull’opzione dell’intervento la cui violenza non trova eguali nell’Europa del 1914. È vero che la guerra italiana fu raccontata come un’avventura epica ed eroica dai tratti premoderni, ma questo sguardo  era rassicurante e soddisfaceva le aspettative del pubblico a casa. Lo sfruttamento delle spericolate imprese delle truppe di montagna sullo sfondo suggestivo delle Dolomiti permise alla cultura di guerra italiana di basarsi su modelli iconografici e narrativi completamente diversi da quelli germinati sul fronte occidentale. La letteratura, il cinema e la fotografia misero in scena più un duello cavalleresco tra guerrieri audaci che un massacro industriale e anonimo, una finzione ben orchestrata che fu essenziale per la creazione e il mantenimento del consenso. La prospettiva degli studi di Mondini si basa sulla convinzione che ciò che conta maggiormente in una guerra totale e di massa sia il consenso delle popolazioni che ne sopportano i sacrifici e la loro capacità di convincersi (e spesso illudersi) che combattere e morire sia necessario, giusto e nobile.

 

scarica il programma completo

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Il ciclo rientra nel progetto DOCUMENTARE IL TEMPO. Visioni dalla Grande Guerra che è stato selezionato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell'ambito delle iniziative per le Commemorazioni del centenario della Prima guerra mondiale.L'ISCOP è Istituto accreditato per la formazione in quanto parte della rete INSMLI che ha ottenuto il riconoscimento di agenzia formativa attraverso il D.M. 25.05.2001, prot. n° 802 del 19.06.2001, rinnovato con decreto prot. n° 10962 dell'08.06.2005. I docenti e gli studenti delle scuole secondarie di II grado che si iscriveranno potranno richiedere un apposito attestato di partecipazione. Per le iscrizioni, inviare una mail a iscop76@gmail.com indicando dati anagrafici, istituto di appartenenza e numero telefonico.

Biblioteca Bobbato / ISCOP / Mediateca Montanari MeMo / Comune di Fano - Assessorato alle Biblioteche e Assessorato alla Memoria

Con il sostegno della BCC - Banca di Pesaro e della Presidenza del Consiglio dei Ministri

In collaborazione con L'archivio di Stato di Pesaro e Urbino