Presentazione del libro
(Imprimatur 2017)
di PIETRO ORSATTI
Introduce Donato Romito (Alternativa Libertaria).
Sarà presente l'Autore.
Sarebbe ingenuo e riduttivo credere che il fascismo sia stato sconfitto definitivamente, militarmente e politicamente, seppellito e rimosso, quel 25 aprile del 1945.
Il rinnovare, ogni anno, manifestazioni e celebrazioni per quella data non ha mai avuto il mero significato della ritualità istituzionale o della memoria delle vittime e degli eccidi perpetrati dai nazifascisti, quanto soprattutto quello della assunzione di costante vigilanza quotidiana e denuncia storica sul fascismo e sui post-fascisti che nelle istituzioni repubblicane si sarebbero inseriti come metastasi, compiendo un percorso eversivo che dall'indomani del 25 luglio 1943 li porterà a tramare contro la nascente Repubblica e contro il movimento dei lavoratori, per tutti i decenni post-bellici fino alle giornate di Genova 2001.
Nel suo ultimo lavoro ‟Il bandito della Guerra Freddaˮ, Pietro Orsatti ripercorre questa storia in occasione del 70° anniversario della strage di Portella della Ginestra, perpetrata il Primo Maggio 1947: strage fascista, strage mafiosa, strage di Stato.
Offrendo ai lettori ed alle lettrici un repertorio di fonti relative a documenti desecretati dagli archivi dei servizi segreti statunitensi e britannici, Orsatti ci guida nell'inchiesta che inserisce Salvatore Giuliano, il bandito fascista e mafioso responsabile / capro espiatorio della strage di Portella della Ginestra, nella fitta rete di trame internazionali e nazionali, di interessi statunitensi ad usare criminali di guerra fascisti, per contrastare in Italia l'affermazione di un poderoso movimento di massa e di classe, popolare e sindacale, nonché la crescente influenza del Partito Comunista, visto come emissario dell'URSS.
Il ‟peccato originale della Repubblicaˮ, che sta alla base di tutte le nefandezze (repressione, eccidi, stragi, depistaggi) di Stato - usando la mafia o i suoi propri bracci armati - succedutesi in questi decenni, viene commesso - secondo Orsatti - proprio quel Primo Maggio del 1947 a Portella della Ginestra. Un'ipoteca sul futuro del Paese, che abbiamo pagato con centinaia di morti, perché i fascisti non sono mai stati espiantati dal tessuto statale repubblicano.
Il 25 aprile 1945, l'Italia si liberò dei nazisti tedeschi. Non dei nazifascisti italiani.
La presentazione è un'iniziativa di Alternativa libertaria in collaborazione con ISCOP, Biblioteca Bobbato, ANPI, e rientra nell'ottava edizione della rassegna ‟Una mattina mi son svegliato...ˮ (info: Facebook ANPI Leda Antinori).
I docenti che si iscriveranno potranno richiedere un attestato di partecipazione. Per le iscrizioni, inviare una mail a iscop76@gmail.com indicando dati anagrafici, istituto di appartenenza e numero telefonico.
VENERDÌ 5 MAGGIO 2017 ORE 17.30
BIBLIOTECA BOBBATO
PESARO