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La provincia nel '900La provincia nel '900La provincia nel '900

Storia della provincia di Pesaro e Urbino nel '900

L’Assessorato Beni Attività Culturali – Editoria della Provincia di Pesaro e Urbino in collaborazione con le Università di Urbino, Ancona e Bologna e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e della Camera di Commercio di Pesaro ha promosso dal 2000 al 2003 un complesso ed articolato progetto di ricerca storiografica incentrato sulla storia della provincia di Pesaro e Urbino nel secolo XX. Il lungo lavoro di scavo archivistico e documentario è stato affidato alla Biblioteca-Archivio di storia contemporanea "V. Bobbato" che ha supportato i ricercatori nella complessa e ampia attività di indagine bibliografica e archivistica. L’iniziativa si è concretizzata nel 2003 in un’ampia opera editoriale, La Provincia di Pesaro e Urbino nel Novecento. Caratteri, trasformazioni, identità, a cura di Angelo Varni uscita per i tipi di Marsilio.

L’esigenza culturale di giungere ad un'opera di questo tipo, è nata dalla constatazione che non esiste una ricerca organica e scrupolosa a livello provinciale relativa agli ultimi cento anni di storia. Infatti questo ambito territoriale, anche nel più ampio panorama della storiografia nazionale ha trovato ancora una scarsa attenzione rispetto ai più scandagliati quadri tematici di ordine comunale o regionale. Si trattava dunque di iniziare a colmare una lacuna storiografica per riuscire a mettere a fuoco le profonde trasformazioni che hanno segnato il territorio provinciale in questo secolo, solcato da radicali mutamenti che hanno investito ogni aspetto della società. La difficoltà maggiore, incontrata dal gruppo di lavoro, è stata probabilmente proprio questa: confrontarsi con un nuovo specifico e complesso ambito territoriale cercando di dar vita a lavori di ampia sintesi di fronte però a studi analitici ancora molto spesso lacunosi e parziali.

Proprio per questo la Biblioteca Bobbato ha effettuato preliminari e approfondite ricerche d’archivio e bibliografiche che hanno coinvolto tutte le più importanti sedi di conservazione delle fonti storiche sul Novecento: archivi pubblici e privati, biblioteche, centri studi, Università, Uffici statistici, istituzioni pubbliche ed ecclesiastiche. Per la prima volta sono stati scandagliati fondi inediti e rintracciati documenti indispensabili alla ricostruzione di questa storia. Inoltre, accanto alle fonti più tradizionali in alcuni casi si è deciso di ricorrere a fonti diverse quali quelle orali (ad esempio nel caso degli industriali della provincia) che spesso si sono rivelate utilissime e ricche di elementi altrimenti irreperibili.

Il lavoro si è concretizzato in un’opera editoriale in due volumi per circa 1.300 pagine complessive, corredati da un ampio apparato statistico costituito da cartine tematiche, centinaia di tabelle e grafici riassuntivi.

I due volumi inoltre sono arricchiti da una tavola cronologica generale, da una bibliografia tematica.

L’opera è strutturata in dieci saggi che affrontano altrettanti temi chiave del ‘900: 1. Evoluzione demografica, sviluppo economico e mutamento sociale; 2. Scelte politiche dell’Amministrazione provinciale 1900-1960; 3. Una geografia politica attraverso i dati elettorali; 4. Infrastrutture e viabilità; 5. Evoluzione dell’agricoltura e dell’industria di trasformazione; 6. Il processo di industrializzazione; 7. Consumi e condizioi sanitarie; 8. Sviluppo edilizio e trasformazioni urbane; 9 Il movimento cattolico e la vita religosa; 10. La cultura letteraria e teatrale.

La cura scientifica dell’intero progetto è stata condotta dal Prof. Angelo Varni, Ordinario di Storia Contemporanea dell’Università di Bologna che si è avvalso della collaborazione di numerosi studiosi: Ercole Sori, Luca Gorgolini, Paolo Giannotti, Ermanno Torrico, Loredana Tarantino, Andrea Girometti, Doriano Pela, Andrea Bianchini, Roberto Fanfani, Elisa Ricci Maccarini, Agostina Zanoli, Cristina Brasili, Giorgio Pedrocco, Francesco Ceccarelli e Giovanna D’Amia, Ernesto Preziosi, Corrado Donati. Il coordinamento scientifico delle ricerche, è stato condotto Andrea Bianchini.

Difficile sintetizzare i contenuti principali di un così vasto lavoro. L’opera complessivamente cerca di individuare e presentare i principali caratteri ed elementi di identità della comunità provinciale lungo il secolo appena trascorso. Attraverso l’analisi dei principali fenomeni di continuità e discontinuità si propone di offrire un quadro articolato dei profondi processi di trasformazione che hanno investito la comunità provinciale di Pesaro e Urbino.  Infatti il XX secolo è caratterizzato da dinamiche complesse che hanno interessato il territorio su molteplici livelli da quello demografico a quello economico-produttivo, da quello politico a quello religioso, da quello sociale e letterario a quello urbanistico-infrastrutturale.

Se si osserva il quadro economico, emerge ad esempio evidente la progressiva e rapida fine del mondo rurale, che passò dal principale settore produttivo dell’economia provinciale ad attività capace di occupare sul finire del ‘900 appena il 5% della popolazione attiva; ma il fenomeno di industrializzazione, a sua volta percorso da profondi sconvolgimenti e mutamenti, non è stato il solo ad investire la struttura lavorativa provinciale, affiancato presto da un altro fenomeno tutto novecentesco e cioè quello della terziarizzazione e dell’espansione del settore dei servizi.

Anche il quadro demografico diviene un emblematico e stimolante specchio dei rapidi mutamenti sociali, basti pensare all’inversione radicale dei flussi migratori che indicano come questo territorio sia passato da area di forte emigrazione sia nazionale che internazionale, negli ultimi decenni, ad agognata meta per immigrati delle più varie provenienze, o anche al fenomeno dell’invecchiamento della popolazione con tutte le sue complesse implicazioni economiche e sociali.

Lo stesso quadro politico manifesta lungo il secolo un concitato e a volte drammatico avvicendarsi di eventi: ad esempio l’affermarsi della dittatura fascista, fondamentale cesura periodizzante che spezza il difficile cammino democratico delle comunità; o anche lo stesso coinvolgimento della popolazione in due guerre mondiali che hanno costretto i pesaresi a combattere sia su fronti spesso ameni e distanti sia in una lacerante e drammatica lotta casa per casa, collina per collina tra le strade e le piazze delle loro terre, o ancora il complesso e progressivo affermarsi della prassi democratica sulle macerie di un territorio tutto da ricostruire materialmente e moralmente.

In un intrecciarsi tra eventi globali e trasformazioni locali tantissimi gli ulteriori elementi di riflessione che vengono offerti: la profonda modificazione del tessuto infrastrutturale dettata dall’imporsi del trasporto su gomma con tutte le sue problematiche ricadute sociali, la sconfitta definitiva di mali antichi quali la malaria, il tifo, la pellagra, accanto all’emergere di nuove inaspettate patologie (ad es. l’Aids), il mutare dei modi di pensare e di vivere che si specchiano in rinnovati rapporti con la religiosità e la letteratura, la rapida rivoluzione dei modi di consumare e divertirsi che ha informato la vita di tutti, in particolare negli ultimi cinquant’anni.

Questi ovviamente sono solo alcuni degli innumerevoli spunti e passaggi presentati dalle ricerche. Tante inoltre le piste individuate nei due volumi quali ulteriori filoni di scandaglio e di analisi per la futura attività di ricerca, così come molte delle raccolte di dati quantitativi e statistici pubblicati si propongono quale fondamentale base di partenza e di stimolo per ulteriori indagini e analisi interpretative.

Il progetto ha inoltre prodotto, un’ampia banca dati bibliografica sul Novecento nella provincia, che al momento attuale consta di circa 3.000 record tra pubblicazioni, periodici, spogli di riviste e testi collettanei o miscellanei, letteratura grigia e tesi di laurea, uno strumento prezioso al servizio delle future ricerche storiografiche sul territorio. Il database informatizzato, nato dalla consultazione non solo delle banche dati on-line provinciali e regionali ma anche di quelle cartacee e a schede di tutte le più importanti strutture conservative a carattere regionale, è consultabile presso la Biblioteca Bobbato.