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Laura Frulla

Intervista di Massimo Lodovici

Prego di presentarsi.
Rosi Frulla (RF). Sono la Rosi Frulla nata il 30 novembre 1926. Ho iniziato a lavorare molto presto, prima della guerra: in filanda, a servizio... A 14 anni lavoravo in filanda ma non resistevo per il puzzo. Poi sono andato a lavorare nella refezione scolastica (pasti per i bambini e per i poveri).
Laura Frulla (LF): Io sono del '29. Ho lavorato in un albergo, poi in un'azienda agricola, poi nel tabacchificio.

Da quale famiglia provenivate.
RF. Mio padre emigrato, figlie di poveri, poverissimi. Emigrato in Francia, muratore. "La prima volta che è ritornatto non lo conoscevo, piangevo chè non lo volevo in casa". Quando è morto mio babbo avevo 8 anni e mezzo. E' morto nel '35 a 33 anni.
FL. Io stavo da una zia, non me lo ricordo quasi.
RF. Queste case sono state distrutte dai fascisti e dai tedeschi, per rappresaglia contro un partigiano che viveva qui vicino. "Io facevo la portaordini no, la staffetta...Non è che combattevo però l'ho fatto per...proprio fatto, non forse".

D. Vostri studi.
RF. Elementare.
LF. Infermiere psichiatrico. Un corso da infermiere professionale. Adesso sono in pensione con 36 anni di lavoro e 32 di manicomio. L'ho fatto con amore, coscienziosamente. Non ho fatto l'assenteismo. "Andavo anche con la febbre".

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