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Severi Benito

Intervista di Alessandra Arduini

Sono nato a Pergola il 3 febbraio 1926, mio padre è un antifascista di allora, e  sono rimasto a Fossombrone fino a 32 anni e poi mi sono trasferito a Fano perché qui è stato trasferito il mio incarico sindacale di segretario del lavoro di Fano. Questo incarico parte da Fossombrone e sono rimasto 11 anni segretario della camera del lavoro, periodo di grandi lotte e della fondazione della cgil fino alla scissione sindacale, sono rimasto insieme a Fossombrone a Alfio Tinti che poi è stato in seguito un dirigente politico della democrazia cristiana…e quel periodo a Fossombrone le lotte maggiori sono state quelle delle fillandaie. Quasi mille fillandaie che lavoravano in cinque stabilimenti, abbiamo costituito le prime commissioni interne nelle fabbriche e grandi lotte anche per la costituzione di questi organismi sindacali. Era il periodo che avevamo anche 980 braccianti che sono quelli che con il comando forestale e con le stesse amministrazioni locali, hanno rimboscato la nostra Cesana: si chiamavano cantieri di rimboschimento, quindi grandi lotte…Lì poi sono stato eletto anche nella commissione interna e dai 980 braccianti ho avuto l’88% dei voti come cgil ed è stata la prima prova dopo la scissione. Questa battaglia dei braccianti agricoli di Fossombrone è riuscita anche grazie al merito di Lorenzetti dirigente della cisl, abbiamo mantenuto il massimo di unità per riuscire ad avere un contratto per i braccianti, siamo andati a Roma, al Ministero del Lavoro e tutto ciò grazie all’unità sindacale che c’è stata anche dopo la scissione (...).

Principali aspetti biografici:
- responsabile della Camera del Lavoro di Fossombrone nel 1945
- responsabile della Camera del Lavoro di Fano nel 1956
- membro del Comitato Regionale del PCI nel 1970
- Vice Presidente della Comunità Montana di Fossombrone negli anni '80

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