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Savelli Paola

Intervista di Anna Bertuccioli

Sono Paola Savelli, avevo appena terminato le scuole, quando alla fine del’68 mi hanno contattato per dirmi che la compagna che svolgeva il ruolo di impiegata alla cgil di Fossombrone sarebbe andata in maternità. Non avevo nessuna esperienza ma mi rassicurarono che dovevo solo scrivere un po’ a macchina, controllare i conti colonici che poi mi avrebbero insegnato, controllare tutti i mesi lo scadenzario delle cambiali e dire quando avrebbero trovato o no, il segretario della camera del lavoro, l’allora Romagnoli Alfeo che è stato credetemi il mio grande maestro di vita. Da subito capii che i libretti verdi dei conti colonici erano pile da smaltire e mi si raccomandava:
“occhio al 50% della spesa dei mezzi meccanici, al terzo degli anticrittogramici e il recupero delle regalie al fattore e al padrone, e in particolare al 50% del raccolto”. Seguivano poi vertenze agricole e molte volte diventavano disdette per il contadino, voleva dire: l’anno dopo, il 15 di ottobre avrebbe dovuto lasciare il podere con la propria famiglia. Per diversi anni in cgil la presenza era esclusivamente maschile, ma mi ricordo che anche se accompagnato da un figlio ultra cinquantenne, era sempre il capo famiglia che chiedeva, parlava e che poi decideva…mi sembra ancora di vederli con giacca e gilet e avevano anche  l’orologio a catenella che scendeva dal taschino. Venivano in città per andare prima puntualmente dal dottore  e poi venivano da noi alla Camera del Lavoro. Il segretario, Romagnoli, era sempre in giro, da una casa all’altra per organizzare riunioni, che si sarebbero tenute poi alla sera dopo cena a casa del capo lega. Si partiva con la cinquecento di romagnoli che non aveva il posto davanti per il passeggero, quel posto era riservato al sacco del grano che serviva poi per scontare quelle cambiali che accennavo all’inizio, il sacco era pesante a seconda delle presenze alle riunioni, alla gente che c’era, ai capi lega che c’erano, ai contadini che c’erano e in base alle tessere che avevamo distribuito (...).

Principali aspetti biografici:
- sindacalista alla CGIL di Fossombrone nel 1968
- responsabile del Patronato Inca di Fossombrone nel 1974

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