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Biettini Enrico

intervista di Alessandra Arduini

LA SUA ATTIVITA’ E’ INIZIATA PRIMA POLITICALMENTE O SINDACALMENTE?

Sono stato prima attivo sindacalmente e poi in politica. La mia attività politica la svolsi a Fano dal 1960 al 1970 come consigliere comunale. Per i primi tre anni ebbi anche la nomina di assessore, incarico a cui poi dovetti rinunciare, perché incompatibile con il mio ruolo sindacale.
Io sono del 1936 e quando avevo 12 anni si sono svolte la elezioni del “Fronte Popolare” che avevano come simbolo Garibaldi. Io mi sono iniziato ad interessare di politica leggendo Garibaldi, le sue avventure patriottiche e politiche, l’unità d’Italia, le lotte per l’emancipazione dei lavoratori contro la povertà. Io, Garibaldi lo leggevo nella storia di scuola, non leggevo le sue pubblicazioni. Poi, anche lì c’erano alcuni maestri che gli davano un senso positivo e altri negativo. Quella volta la politica aveva un” bifronte molto forte”. Da una parte la sinistra che agiva con “volontarismo spontaneo”, con persone che si impegnavano in questa battaglia contro la monarchia per la repubblica e successivamente per lo sviluppo, la democrazia, i diritti e contro la povertà e, dall’altra parte vi era tutta una tendenza di forza politiche non ancora definite in modo conservatrice. Di questa facevano parte, quella volta, la Democrazia Cristiana e, malauguratamente, con questa si schierarono i liberali, i repubblicani e altre forze socialiste. Sto parlando degli anni del subito dopo guerra . Del periodo che va dal dopoguerra alla realizzazione della costituzione. Per quanto riguarda l’affermazione della costituzione si votò. Cioè il nord votò, mentre il sud quella volta era molto influenzato dall’idea monarchica. Così, se non ci fosse stato il nord, e soprattutto alcune parti del centro nord, come l’Umbria che fece una insorgenza di carattere repubblicana, non avremmo avuto la repubblica, dopo tutto quello che era successo con il fascismo e tutte le cattiverie contro i lavoratori e gli antifascisti.

Principali aspetti biografici:
- vicesegretario della CGIL e responsabile federmezzadri di Fano nel 1959
- Consigliere e assessore comunale a Fano anni '60
- Segretario aggiunto CGIL provinciale, 1965
- Segretario provinciale del PSI nel 1980

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