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Isotti AugustoIsotti AugustoIsotti Augusto

Isotti Augusto

intervista di Stefano Bertuccioli

Sono Augusto Isotti nato a Fano il Primo agosto 1947.
Prima di entrare in CGIL cosa faceva?
Nasco, studio, vado a scuola d’arte mi diplomo faccio esperienza nel mio settore, poi vado a lavorare in Comune e visto che siamo nel ’67 e si avvertono i primi sintomi del maggio francese che si avvicina, vado a fare richiesta alla Benelli per una mia assunzione, vengo assunto e rinuncio al mio posto in Comune e da lì inizio la mia attività. Dopo 3 mesi parto per il militare, ritorno, il ’68 è già nel suo pieno, quindi comincio ad entrare nell’allora commissione interna, i primi rapporti sindacali che a me erano sconosciuti perché ero mezzo anarchico….., dopo di che nel ’72, o ’71 vengo assunto alla CGIL come Responsabile Provinciale della FIOM.
Come ti sei avvicinato alla CGIL? Avevi delle idee politiche? Ti sei avvicinato prima ad un partito e poi alla Fiom?
Io ero strano, vengo da un padre stalinista, duro, intransigente, dalle mani pulite ecc. ecc., io ho vissuto 20 anni in un ambiente di sinistra non appoggiavo totalmente le idee dell’allora Partito Comunista ma ero certamente di sinistra, …. Ero un po’ anarchico, comunista, un po’ vicino al Manifesto, molto poco a lotta continua,… e sono entrato nel sindacato non per vie partitiche ma solo perché in quel momento il sindacato nella fabbrica era una possibilità di portare avanti un discorso concreto, vicino e reale senza tante teorie  ma con discorso di pratica il discorso di sinistra veniva fuori attraverso il sindacato di quel momento anche perché al tempo eravamo anche abbastanza forti anche se ancora era l’inizio. E quando poi ti si presenta l’opportunità di un lavoro a tempo pieno si innescano dei meccanismi diversi, il rapporto con le iscrizioni al sindacato, le iscrizioni al partito, il rapporto sindacato partito che allora era molto forte, cinghia di trasmissione , centralismo democratico, tutte quelle cose che oggi io non vorrei neanche vedere con il cannocchiale, ma che quella volta erano la realtà, e lì si è cominciato ad operare anche con un discorso di prospettiva che magari oggi non c’è più (...).

Principali aspetti biografici:
- responsabile provinciale della FIOM nel 1971

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