Dialogare con i testimoni. "Come una rana d'inverno". La Shoah delle donne

Venerdì 7 marzo 2008 alle  ore 17,00
Pesaro, Sala della Provincia "W. Pierangeli"

incontro con Daniela Padoan (giornalista e scrittrice)

Intervengono:
Simonetta Romagna (Assessora provinciale Attività Culturali - Editoria – Pari Opportunità)
Adriana Mollaroli (Consigliera regionale)
Anna Paola Moretti (ISCOP)

Daniela Padoan quale pubblicista da anni è impegnata nello studio della condizione e delle esperienze delle donne di fronte alla violenza dei regimi totalitari in Germania e Italia prima in Argentina poi negli anni '70.

Nel corso della conferenza verrà proiettato il documentario omonimo che ha per autrice la stessa Padoan, per la regia di Maurizio Amici in cui sono presentate alcune testimonianze di donne reduci dal campo di sterminio di Auschwitz.
Il documentario è costituito dalle riflessioni lucide e accorate di due tra le ultime testimoni del campo femminile di Auschwitz-Birkenau: Liliana Segre e Goti Bauer. Al momento della deportazione Liliana aveva tredici anni, Goti ne aveva venti. Si trovarono sulla rampa di Auschwitz, le donne separate dagli uomini, le figlie separate dalle madri, i bambini mandati al gas con le piu' anziane; le altre - rasate, denudate, ferite nella propria femminilità, violate nel proprio pudore - selezionate per il lavoro o rese vittime di esperimenti volti a sterilizzare le "donne non degne di riprodursi" e a indurre parti gemellari nelle donne "ariane". Le donne, benchè costituissero, insieme ai bambini, quasi il 70% di coloro che vennero inviati alle camere a gas, sono pressochè invisibili nella storiografia dello sterminio nazista.

L'incontro è inserito nell'ambito del progetto promosso dall'ISCOP  dal titolo "La deportazione femminile. Vissuto e pensiero dall'esperienza dei lager nazisti " che si sviluppa con un ciclo di incontri validi come corso di aggiornamento per insegnanti, costituendo così una tappa di un percorso interdisciplinare di storia e filosofia finalizzato a valorizzare l'esperienza femminile nella sua specificità: un approccio alla storia attraverso il vissuto di deportate che hanno testimoniato le loro vicissitudini e con esse il senso delle loro azioni e il messaggio lasciato in eredità alle nuove generazioni.

L'invito è rivolto a tutta la cittadinanza. Agli insegnanti e agli studenti verrà rilasciato un attestato di partecipazione.