intervista di Alessandra Arduini e Cristina Ortolani
Mi chiamo Reggiani Vero, sono nato e Fossombrone il 22 gennaio del 1928. A Fossombrone ho iniziato l’attività a livello sindacale nella camera mandamentale del lavoro. Io sono iscritto al partito socialista dal 1946, mi iscrisse mia madre. Lei era una filandaia, un'attività molto sviluppata a Fossombrone. Nel comune in cui vivevo io, le attività che si svolgevano era prevalentemente di tipo agricolo. Prevalevano le mezzadrie, con una buona consistenza di coltivatori diretti. La maggior parte dei sindacalisti erano iscritti, allora, al partito socialista. Dopo la batosta delle elezioni del 18 aprile 1948, giustamente meritata, il partito socialista che era nella formazione del fronte popolare, con la figura di Garibaldi, fu sconfitto assieme al partito comunista, per errori di mentalità e di soprusi, che allora gli operai subivano.
Fu una sconfitta enorme ma giusta, perché c’era una forma di settarismo.
Come ho già detto, io sono di mentalità socialista e la mia stessa famiglia era di stampo socialista. In particolar modo mia madre, che era una filandaia.
Le fabbriche nella nostra provincia erano sparite assieme alla chiusura della miniera di Ca’ Bernardi e di Perticara, dove c’ara un migliaio di minatori (...).
Principali aspetti biografici:
- sindacalista nella Camera del Lavoro di Fossombrone nel 1948
- sindacalista all'Ufficio contratti e vertenze nella CGIL di Pesaro nel 1952