intervista di Cristina Ortolani

Sono nato il 29/4/1942 a Bari, sono a Pesaro dal 1949
C. Come sei arrivato a Pesaro? per lavoro dei tuoi genitori?
D. Sì, mio padre lavorava all’inps e ci portò tutti su perché a Pesaro c’era il mare e si stava bene.
C. e la mamma?
D. casalinga.
C. L’estrazione politica della tua famiglia?
D. Mio padre era social democratico iscritto, l’unico compagno della famiglia ero io.
C. Come sei arrivato a questa maturazione politica, perché spesso ci sono i genitori che fanno da tramite…
D. No, questo è stato tutto diverso, due sono gli elementi fondamentali: le lotte operaie giovanili del ’68 che ho vissuto in maniera traumatica, dentro mi hanno lacerato, modificato… in più chi mi faceva da “decoder” che mi spiegava quello che gli altri non erano in grado di spiegarmi, di quello che avveniva, era Luigi Agostini, era il compagno già dentro la CGIL, comunista da sempre, di famiglia comunista, ed essendo mio cugino ogni tanto lo vedevo e mi spiegava le cose. Con lui le cose tornavano, le capivo, se no per gli altri erano tutte assurde…tutti gli avvenimenti che accadevano erano tutte stupidaggini. E quindi piano piano mi sono formato, così fino a quando ho preso la mia prima tessera del partito comunista, ero grande, era il ’71. Questo travaglio è iniziato dal ’68 perché prima non mi occupavo di politica, e la prima tessera alla CGIL nel ’72 (...).

Principali aspetti biografici:
- responsabile della formazione sindacale della CGIL dal 1972
- segretario provinciale della funzione pubblica CGIL dal 1979
- segreteria regionale della funzione pubblica nel 1982
- responsabile del dipartimento mercato del lavoro CGIL dal 1986